Per ogni nave in circolazione sarà, dunque, obbligatorio verificare e rispettare il c.d. “Energy Efficiency Existing Ship Index” (“EEXI”), introdotto in sede IMO con l’adozione della risoluzione MEPC.328(76), recante emendamenti all’Allegato VI della Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell’Inquinamento causato da Navi (MARPOL) (la “Risoluzione”).
L’obiettivo della Risoluzione è quello di ridurre il divario, in materia di efficienza energetica, tra le navi di nuova costruzione e quelle attualmente in circolazione. Infatti, a partire dall’1 gennaio 2023 gli armatori delle unità navali esistenti dovranno quantificare le emissioni di Co2 prodotte nel corso della navigazione per verificare che l’indice EEXI raggiunto sia inferiore o uguale a quello di riferimento indicato dalla stessa norma internazionale (c.d. “attained EEXI”).
Qualora la nave non dovesse rispettare tale indice di riferimento, sarà onere dell’armatore adeguare la nave alle previsioni indicate nella Risoluzione, adottando le necessarie misure tecniche, anche attraverso l’applicazione di uno specifico piano di gestione di efficienza energetica. Gli interventi tecnici dovranno, poi, essere certificati dall’autorità di bandiera competente.
Le misure previste dalla Risoluzione sono state oggetto di analisi da parte del Baltic Iternational Maritime Council (BIMCO) che ne ha individuato le conseguenze sul piano contrattuale in termini di responsabilità dell’armatore nell’ambito dei time charter-parties, soprattutto nelle ipotesi di fermo della nave per adeguarla al rispetto degli indici EEXI.
Per i contratti di noleggio in corso è stata adottata la clausola “EEXI TRANSITION CLAUSE FOR TIME CHARTER PARTIES 2021” nella quale si definiscono gli obblighi di cooperazione delle parti (Charterers e Owners) nell’adozione delle nuove misure internazionali a cui l’armatore sarà tenuto a conformarsi a partire dall’1 gennaio 2023. La clausola proposta in sede BIMCO fa riferimento ai soli interventi aventi a oggetto la limitazione della potenza del motore (Engine Power Limitation) e la limitazione della potenza dell’asse (SHAPOLI), con lo scopo di adeguare la nave alle previsioni della Risoluzione. La clausola può anche essere utilizzata per l’adozione di altre misure tecniche di risparmio energetico che possono essere implementate per raggiungere la conformità della nave, fermo restando l’accordo tra le parti.
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