05Giu2021

La Commissione Europea lancia lo scudo per tutelare i nostri porti dalle scalate extra-UE

In data 5 maggio u.s. la Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento volto a limitare o, finanche, a bloccare le acquisizioni e l’operatività di imprese extra UE sostenute da sussidi pubblici degli Stati di appartenenza, le cosiddette “sovvenzioni estere distorsive”. Nello specifico, la proposta del Commissario Europeo per la Concorrenza Margrethe Vestager prevede che le società riceventi oltre 50 milioni di euro di sovvenzioni estere e interessate a rilevare attività in Unione Europea per oltre 500 milioni di euro o a partecipare a contratti di appalto da almeno 250 milioni di euro debbano preventivamente notificare l'operazione a Bruxelles e ottenerne l’approvazione in caso di esito positivo dell'indagine aperta dall'Antitrust.

Tale indagine, avviabile d'ufficio dalla Commissione in caso di mancata notifica da parte della società interessata, avrà ad oggetto la qualificazione del contributo finanziario ottenuto dal governo di un Paese extra-UE quale sovvenzione estera ai sensi del regolamento in grado di falsare il mercato unico, nonché l’eventuale presenza di effetti positivi in grado di bilanciare i suddetti effetti distorsivi del mercato (il c.d. “balancing test”). In caso di esito negativo del balancing test, la Commissione potrà imporre misure di riparazione o accettare impegni per porre rimedio alla distorsione, con la conseguenza che, nell’attesa del riesame, le operazioni di acquisizione non potranno essere finalizzate, né gli appalti aggiudicati all’offerente. In caso di mancato rispetto di questi obblighi la Commissione potrà imporre a tali società sanzioni fino al 10% del fatturato.

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