di Eleonora Malavasi, Studio B&P Avvocati Butti and Partners
Se la sicurezza dell'approvvigionamento del gas è in pericolo in uno Stato membro dell'Unione Europea, c’è il rischio che gli interventi predisposti dallo Stato stesso per fare fronte a questa situazione di difficoltà ostacolino il corretto funzionamento del mercato del gas e la fornitura di gas all’utenza e comportino danni, anche gravi per l'economia di tutta l'Unione. Per far sì che il mercato interno del gas funzioni adeguatamente anche in caso di una carenza delle forniture, l’Unione europea interviene per garantire l’applicazione, da parte di tutti i Paesi membri, di una disciplina unitaria e idonea a garantire solidarietà e coordinamento nella risposta alle crisi degli approvvigionamenti, sia in termini di prevenzione che di reazione alle interruzioni delle forniture. I meccanismi di solidarietà debbono, in ogni caso, essere contemperati con l’esigenza di tutelare determinati utenti (“utenza protetta”) particolarmente vulnerabili e meritevoli di protezione, fra cui quelli domestici e quelli che forniscono servizi sociali essenziali come assistenza sanitaria e custodia di bambini, attività educative e altri servizi sociali e di welfare, nonché servizi indispensabili per le funzioni di uno Stato membro.
Una recente pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea offre lo spunto per analizzare lo stato dell'evoluzione normativa, sia comunitaria che nazionale, in tema di sicurezza dell'approvvigionamento del gas.
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