ASLA è stata rappresentata in modo eclatante nell'ultima classifica degli avvocati più innovatori d'Europa, stilata come di consuetudine dal prestigioso Financial Times. Tra i primi dieci avvocati spiccano infatti il nome di Paola Leocani, di Simmons & Simmons, associato ASLA, e Giovanni Lega Managing Partner di LCA Studio Legale, associato ASLA, e Presidente di ASLA.
L'articolo, ripreso anche dal Corriere della Sera in un articolo di Federica Cavadini, traccia un breve profilo dei due avvocati.
Paola Leocani è premiata per le formule nuove, per la capacità di assistere clienti al debutto sui mercati dei capitali e anche per il suo contributo in riforme chiave dei servizi finanziari. I colleghi dello studio la presentano così: «Ha seguito le prime operazioni sul mercato retail della Repubblica italiana (Btp Italia), la definizione della piattaforma distributiva di Borsa Italiana e anche il recente buy-back di dimensioni record del Btp Italia per 4,2 miliardi di euro. Ha assistito Atm, Pirelli, Snam, Metropolitana Milanese, Ferrovie. E ha avuto un ruolo di primo piano in riforme normative, come quella sui Minibond». E lei commenta: «E’ un onore essere menzionata per il mio ruolo in operazioni finalizzate a migliorare la gestione del debito pubblico della Repubblica Italiana».
Fra i primi dieci «innovative lawyers» d’Europa l’altro italiano è Giovanni Lega. Il «Financial Times» lo presenta come uno dei più affermati avvocati d’Italia, riassume i suoi vent’anni di carriera dal primo studio legale aperto nel 1988 e cita anche il suo contributo per l’apertura del jazz club Blue Note a Milano. Lui spiega perché il suo metodo è innovativo e racconta che a Lca ha chiamato nel gruppo anche un hacker, un professore di medicina e uno startupper: «Perché oggi occorre avere visioni per assistere i clienti anche nel diritto. Avvocato è un titolo riduttivo, siamo consulenti d’impresa e dobbiamo avere competenze che vanno al di là della nostra materia, dall’antropologia alla geopolitica». Dice anche della sua scommessa sui giovani : «In studio c’è un think tank di professionisti sotto i trent’anni che dialoga con il comitato esecutivo e abbiamo chiamato anche un giovane professore di Harvard, che ha il ruolo di “innovation officer”: lui non segue clienti, gira il mondo, ci aggiorna». Lega è anche alla guida di Asla e ha proposto una svolta per gli studi associati: «Occorre puntare sul brand, non più sui singoli: gli studi legali devono evolvere oltre i loro fondatori».