di Amalia Di Carlo
Un ultimo trimestre 2016 intenso in tutta Italia per ASLA e ASLA Women: riepilogo degli eventi e intervista (v. sotto) al Dr. Pierangelo Pollini
Gli eventi di ASLA e ASLA Women sono stati davvero tanti nell’ultimo trimestre di quest’anno: eccone alcuni, per un panorama senza pretese di completezza…
Per ASLA: alla terza giornata del Meeting Nazionale di ACEF-Associazione Culturale Economia e Finanza (organizzato con il patrocinio di ASLA e di molti altri Enti, Istituzioni e Associazioni professionali), svolta il 27 ottobre a Bologna, ha partecipato l’Avv. Marco Ferraro (Studio Ferraro-Giove e Associati) con un intervento sul tema della ‘Organizzazione, qualità e riposizionamento dello Studio professionale’; il 3 novembre si è svolta a Roma l’ultima delle quattro sessioni del ciclo organizzato da ASLA con la Commissione Informatica e Qualità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, e sono intervenuti in tema di certificazione di qualità gli Avv.ti Emanuele Montemarano (Rappresentante Territoriale per il Lazio), Marco Ferraro (quale membro del Comitato Esecutivo) e Marco Perini (Studio Ferraro-Giove e Associati); il 4 novembre a Bologna si è svolto il convegno in tema di 'Crisi d'impresa e responsabilità degli amministratori', presentato del Prof. Massimo Campailla (Rappresentante Territoriale per l'Emilia Romagna) con l’Avv. Fulvio Pastore Alinante (quale Vicepresidente di ASLA), a cui hanno partecipato come relatori gli Avv.ti Diego Rufini (RSG Studio Legale Associato) e Luigi Zumbo (Studio SILS-Bryan Cave), entrambi fra i co-autori, insieme ad altri componenti del Gruppo di lavoro sul Diritto d’impresa della nostra Associazione, della pubblicazione ‘Obblighi e responsabilità degli amministratori di società’ presentata in occasione dello stesso evento di Bologna; il 12 novembre, a Milano, l’Avv. Giovanni Lega (Presidente di ASLA) ha partecipato alla tavola rotonda in tema di legalità e imprese, nell’ambito del convegno organizzato da AIGI-Associazione Italiana Giuristi d’Impresa per il quarantesimo anniversario della propria fondazione; infine il 15 novembre a Milano (con l’Avv. Lega) e il 15 dicembre a Roma (con l’Avv. Pastore) si sono svolti i convegni organizzati congiuntamente da ASLA con la Cassa Nazionale di Previdenza Forense, il Consiglio Nazionale Forense e gli Ordini degli Avvocati di Milano e di Roma con il titolo ‘L’Avvocatura del domani: modelli organizzativi e pianificazione previdenziale’, con la partecipazione fra i relatori dell’Avv. Ferraro.
Per ASLA Women: il 5 novembre, a Milano, l’Avv. Barbara de Muro (Rappresentante di ASLA Women e Vicepresidente di ASLA) ha partecipato alla seconda giornata del Forum ‘Elle Active!’ sul ruolo delle donne nella società attuale; il 24 novembre, a Firenze, i due Vicepresidenti di ASLA (B. de Muro e F. Pastore), con l’Avv. Salvatore Paratore (Rappresentante Territoriale per la Toscana) e l’Avv. Giulietta Bergamaschi (Studio Lexellent), hanno presentato presso lo Studio Paratore Vannini & Partners uno speciale evento sulla diversità e tutela delle pari opportunità, organizzato da ASLA Women con l’Associazione Parks-Liberi e Uguali, e con il patrocinio del PMI-Project Management Institute, Central Italy Chapter.
Ci scusiamo sin d’ora con tutti i Colleghi e le Colleghe che non siamo riusciti a citare in questo spazio, con la promessa di ulteriori aggiornamenti nei numeri a seguire del nostro Notiziario. E riportiamo qui di seguito l’intervista concessa ad ASLA da Pierangelo Pollini, fondatore e Presidente del Business Awareness Institute, a seguito di una sua interessante presentazione svolta a Milano, in occasione di un corso organizzato da ASLA stessa con il patrocinio e l’accreditamento degli Ordini sia degli Avvocati che dei Dottori Commercialisti.
Domanda: Dottor Pollini, in un Suo recente corso di formazione per ASLA Lei si è occupato di 'leadership innovativa’ e ‘nuovi paradigmi di business'. Di che si tratta?
Risposta: Per nuovi paradigmi di business intendo le esigenze di comprensione, gestione e controllo delle complessità che caratterizzano l’attuale periodo storico: si pensi alla tecnologia digitale, lo sviluppo di nuovi mercati in Paesi emergenti, le mutevoli necessità dei consumatori e della società in genere. Così come ogni individuo è impegnato nel mantenere la responsabilità della propria vita, anche le aziende devono trasformarsi per sviluppare relazioni fondate sulla fiducia e aggiornare i propri processi, con il coinvolgimento dei soggetti interessati.
D.: Dunque una leadership innovativa è…
R.: Quella consapevole e trasformativa, che agisce su cultura e identità, valori, missione e strategie. Si tratta di spostare l’attenzione dal fare all’essere, dalle competenze all’identità, verso un sistema integrato che consente alle imprese di sviluppare fiducia, lealtà, creatività, sostegno e dedizione: creando così successo e sostenibilità.
D.: Cosa è necessario modificare?
R.: Per promuovere il cambiamento si devono incoraggiare innovazione e automotivazione, focalizzando l’attenzione sull’interazione tra leader e collaboratori. Occorre trascendere gli interessi personali per puntare al successo della squadra, facilitando l’identificazione dei collaboratori con l’organizzazione. Una leadership consapevole di queste nuove prospettive, sia di pensiero che di azione, incoraggia il cambiamento dei comportamenti e lo sviluppo di una forte spinta motivazionale, conseguendo migliori risultati e la crescita allo stesso tempo dell’organizzazione e degli individui che ne fanno parte.
D.: Cambia anche l'approccio con i clienti?
R.: Certamente: va considerata l’identità dell’interlocutore nel quadro delle relazioni umane. Il cliente prima di tutto è una persona, ed è essenziale saper integrare capacità analitiche, emotive e relazionali. Il nuovo approccio si fonda su empatia, comunicazione consapevole e ascolto attivo per la costituzione di relazioni genuine, finalizzate a risultati efficaci e duraturi.
D.: In che direzione occorre muoversi?
R.: La creazione di nuovi modelli e dinamiche di leadership richiede la trasformazione delle persone attraverso piccoli e continui miglioramenti progressivi. I leader devono guidare il cambiamento attraverso la comprensione dei valori che ispirano i giusti comportamenti, migliorando il modo di pensare e di interpretare le situazioni. Occorre anche saper coltivare relazioni difficili: si tratta di un processo strettamente legato alle dinamiche del contesto in cui viviamo, all’evoluzione della società e ai nuovi bisogni degli individui.