25Lug2016

Il ‘Corso Praticanti’ di ASLA è giunto alla decima edizione

di Amalia Di Carlo

Il Corso di formazione giudiziale per praticanti avvocati, organizzato da ASLA con il patrocinio dell'Ordine degli Avvocati di Milano, alla sua decima edizione annuale è tuttora un punto di riferimento in tutta Italia. Ce ne parla la Prof. Manuela Muscardini, sua Direttrice Scientifica sin dall’inizio.

Domanda:  Professoressa Muscardini, il ‘Corso Praticanti’ di ASLA è stato inaugurato quest’anno (decima edizione) in maggio, con l’autorevole presentazione del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Avv. Remo Danovi. Come Direttrice Scientifica del Corso sin dalla sua prima edizione, può spiegarci in breve di che si tratta?
Risposta:  Il Corso di formazione giudiziale per praticanti avvocati ha costituito ed è tuttora, a mio avviso, un’iniziativa veramente innovativa e particolarmente significativa per tutti i praticanti avvocati. Il progetto di ASLA – offrire una rappresentazione concreta del processo civile – si sviluppa in dieci incontri di due ore ciascuno, nell’arco di circa sei mesi. Ogni incontro prevede due fasi: la spiegazione preliminare degli istituti processuali che caratterizzano i vari tipi e fasi di un’udienza civile, e la simulazione dell’udienza stessa, a cura di docenti-avvocati che offrono ad ASLA il loro contributo, mettendo anticipatamente a disposizione degli iscritti al Corso gli atti giudiziari (reali, ma resi opportunamente anonimi) del procedimento stesso. La frequenza al Corso, se completata con successo, è ammessa dall’Ordine degli Avvocati di Milano come sostitutiva di un semestre di pratica giudiziale ai fini dell’ammissione all’esame di Avvocato.  

D:  A chi è rivolto il Corso?
R:  A tutti i praticanti iscritti all’apposito Registro tenuto dall’Ordine di Milano, inclusi ovviamente quelli che svolgono la propria pratica professionale presso gli Studi Legali Associati membri di ASLA, a cui spesso vengono assegnate in tali Studi problematiche prevalentemente di tipo stragiudiziale. Mi sembra importante comunque sottolineare che è utile per ciascun tirocinante assistere a un’efficace rappresentazione dei principali istituti processuali, con una spiegazione coordinata e pratica dello svolgimento del processo, il che consente di affrontare le fasi del processo civile con una consapevolezza che talvolta può sfuggire anche a chi ha la possibilità di accompagnare più frequentemente il proprio dominus alle udienze ‘vere’.

D:  Quali sono le tematiche del Corso?
R:  Il Corso offre in primo luogo uno spaccato del processo di cognizione, ma ci occupiamo anche di riti speciali, del processo del lavoro, della fase di appello, e di temi deontologici in un’apposita sessione conclusiva (aperta a tutti i Colleghi e Colleghe iscritti all’Albo di Milano). Nella scelta degli istituti processuali e degli esempi applicativi da trattare nei diversi incontri cerchiamo di prestare la massima attenzione alle più recenti riforme normative, oltre che alla giurisprudenza che ne fornisce la pratica attuazione. Il Corso costituisce così anche uno strumento di aggiornamento, in un particolare momento storico di considerevole dinamismo del mondo del diritto processuale.

D:  C’è un particolare valore aggiunto per chi partecipa al Corso?
R:  Al di là degli specifici istituti trattati, ritengo che il Corso fornisce una certa dimestichezza con le logiche e le dinamiche del processo proprio attraverso la sua ‘simulazione esemplare’, facilitando così la preparazione teorica e pratica dei giovani avvocati.

D:  ha qualche suggerimento particolare per chi frequenta il Corso?
R:  La raccomandazione che da sempre rivolgiamo agli iscritti è di non limitarsi ad assistere passivamente come a una semplice lezione teorica, ma di studiare anticipatamente i materiali messi a disposizione per ogni sessione del Corso (e pubblicati tempestivamente nell’apposita sezione del sito web di ASLA), partecipando concretamente e ponendo domande pertinenti nel corso degli incontri, per poter acquisire una maggior comprensione non solo degli argomenti trattati di volta in volta ma anche del comportamento di avvocati e ‘giudici’ (anch’essi interpretati da Colleghi e Colleghe nella simulazione delle udienze) nelle varie circostanze dei procedimenti esemplificati in forma di contraddittorio.