di Amalia Di Carlo
Intervista all’Avv. Alessandro Barzaghi (Studio Cocuzza e Associati), Presidente di ALMA, su ciò che occorre per vincere la borsa e arrivare ai vertici della professione
Domanda: Avvocato Barzaghi, come fondatore e Presidente di ALMA–Italian LL.M. Association, Lei ha avuto un ruolo fondamentale nell’ideazione e realizzazione del Programma di Borse di Studio congiunte ASLA–ALMA, giunto quest’anno alla quarta edizione. Ci può dire in breve come si svolge il processo di selezione dei candidati?
Risposta: La Commissione paritetica costituita anche quest’anno fra le due Associazioni valuta in primo luogo tutta la documentazione inviata dai partecipanti, verificando che sia completa e che siano presenti i requisiti per la partecipazione al Programma. Segue la fase di selezione dei curricula, in base a una griglia che assegna un punteggio a ciascun candidato sulla base di vari fattori (e ci tengo a far presente che di solito si tratta di candidature molto qualificate). Al termine di questa selezione ‘per meriti’, circa otto candidati vengono invitati a partecipare ai colloqui conclusivi con la nostra Commissione.
D.: Quali caratteristiche devono avere i partecipanti?
R.: Il Programma è rivolto ai giovani (il limite di età sono 32 anni compiuti) di nazionalità italiana, ovvero residenti stabilmente nel nostro Paese da almeno tre anni per ragioni di studio o lavoro. Operiamo su base del tutto non discriminatoria e prestiamo ovviamente attenzione all’equilibrio di genere, ma siamo in ogni caso molto esigenti riguardo al voto di laurea, la media dei voti conseguiti per il superamento degli esami universitari e il punteggio dell’esame di lingua ‘TOEFL’ (Test of English as a Foreign Language).Inoltre occorre che il candidato o la candidata siano già stati ammessi a frequentare un corso almeno annuale di diritto post-laurea ‘LL.M.’ (Master of Laws) presso una primaria istituzione accademica (‘Law School’) negli Stati Uniti d’America.
D.: Insomma, prendete in considerazione solo i migliori in assoluto?
R.: Senz’altro, ma quest’anno intendiamo attribuire ancora maggior importanza all’effettiva utilità che la borsa di studio potrà comportare per il candidato sotto il profilo finanziario, oltre ovviamente al prestigio attribuito dal suo riconoscimento. In altri termini, la somma di 5.000 Euro per ciascuna delle due borse messe a disposizione da ASLA con la collaborazione dell’Ordine degli Avvocati di Milano – pur non essendo sicuramente sufficiente per il corso di studi all’estero e tutte le necessità a ciò collegate, dai costi sempre crescenti – deve rappresentare per i prescelti un sostegno concreto e necessario (a volte determinante), in ragione delle loro necessità economiche. Le richieste quest’anno sono più numerose che mai…
D.: Ma in concreto: quanto è importante nella carriera di un legale conseguire all’estero un titolo di ‘LL.M.’?
R.: Si tratta tuttora di un complemento molto importante nella formazione dei cd. ‘avvocati d’affari’, e in generale per chiunque desideri sviluppare la propria carriera giuridica a livello internazionale. Il superamento di questa sfida costituisce sicuramente un’importante conferma delle ambizioni e della determinazione individuale. E per gli Studi Legali in cerca di collaboratori d’eccellenza, il titolo di LL.M. vale come attestato di effettiva conoscenza e padronanza della lingua inglese e della relativa terminologia specializzata, ben più dei certificati rilasciati da qualsiasi scuola di lingue!