a cura di Sara D’Attoma e Michele Mannoni, Università Ca’ Foscari
Con il patrocinio di ASLA è stato di recente pubblicato un volume pratico e innovativo con i modelli di alcuni dei più diffusi atti del processo civile italiano, la loro traduzione in lingua cinese e un approfondito commento
La lingua cinese è ormai una presenza frequente nei Tribunali e negli Studi Legali italiani, sia a causa del continuo ed esponenziale aumento dei rapporti economici e commerciali (ma anche familiari e personali) con la Cina, sia a causa della crescente importanza e integrazione delle comunità cinesi in Italia. È dunque sempre più comune che contratti, atti giudiziari e altri documenti legali siano destinati a interessati cinesi che spesso capiscono poco l’italiano – soprattutto quello tecnico-giuridico – e a volte non lo conoscono affatto, e che debbono dunque poter contare su traduzioni corrette e precise. Poiché però le traduzioni di questi documenti vengono in molti casi affidate a professionisti totalmente privi di competenza specialistica, i risultati sono inevitabilmente difformi e spesso insoddisfacenti.