Su questo numero di The Meditelegraph è apparso l'articolo a cura degli Avv. Caterina Luciani e Giovanni Gila della sede di Roma dello studio Pavia e Ansaldo, associato ASLA, dove si parla della convenzione relativa alle garanzie internazionali su beni mobili strumentali.

 

Su Il Sole 24 Ore del 16 aprile, un interessante articolo firmato da Giovanni Lega, presidente di ASLA – Associazione Studi Legali Associati.
I dati sulla avvocatura recentemente diffusi dalla Cassa nazionale forense hanno dipinto un quadro che offre molteplici spunti di analisi e di riflessione.
Nonostante si assista a una crescita rallentata rispetto al passato, gli avvocati sono tantissimi: 242 mila (erano 87 mila nel 1996), in media quattro ogni mille abitanti. Ed è una attività che attira sempre meno giovani, sconfortati da una professione che non è stata in grado – fino ad ora – di tenere il passo con il mondo che cambia (l’età media è aumentata di circa 3 anni in soli dieci anni, passando dai 42 del 2007 agli attuali 45).

«Che cosa resterà dell’avvocato tradizionale nel futuro? Tecnologia, innovazione e intelligenza artificiale non provocheranno, come ritengono luoghi comuni, la riduzione del numero di professionisti, ma consentiranno all’essere umano di sveltire procedure routinarie, lasciandogli maggior tempo da dedicare a servizi a valore aggiunto e a consulenze strategiche», dice Giovanni Lega, presidente di Asla (Associazione Studi legali associati).

Giovanni Lega, presidente di Asia (Associazione Studi Legali Associati), vede negli studi legali d'affari trend sovrapponibili a quelli delle imprese clienti. «Così come le aziende tendono ad accorpare il più possibile, allo stesso modo i servizi legali – grazie anche alle molte potenzialità delle nuove tecnologie – creano sinergie nella concentrazione dei professionisti in sedi uniche».

Come sarà l’avvocatura di domani? Cosa significa evolvere per la professione forense? Saranno queste alcune delle domande di fondo al centro della giornata di dibattito e convegni organizzata da Asla (Associazione Studi Legali Associati) per il prossimo 18 maggio a Milano.
L’iniziativa è stata battezzata “Diritto al futuro” e non punta a essere l’ennesimo evento autoreferenziale di categoria. Le discussioni che animeranno questa giornata di lavori (il programma prevede ben 10 ore di attività dalle 10 del mattino alle otto della sera) saranno ricche di contaminazioni. Il diritto e le questioni che riguardano il mercato dei servizi legali intersecheranno scienza, tecnologia, cultura, arte, spettacolo e sport.
L’avvocatura, in questo contesto assolutamente inedito, ridefinirà se stessa attraverso le conquiste ottenute in altri ambiti.
Alle sessioni plenarie si accompagneranno una serie di tavoli di lavoro strutturati in conferenze, workshop, dibattiti suddivisi in quattro aree tematiche: formazione, mercato, organizzazione e diversity. MAG, nel numero 96, ne ha parlato con Giovanni Lega (nella foto), presidente di Asla: «Non sarà un evento per gli avvocati o sugli avvocati, ma sarà un evento che colloca gli avvocati nel mondo».

Sul numero del 19 marzo di ItaliaOggi Sette, si parla di Diritto al Futuro, l'evento dedicato al futuro del mondo legale (e non solo), organizzato e promosso da ASLA con il patrocinio della Cassa Nazionale di Previdenza Forense, che prenderà il via tra meno di due mesi. Le iscrizioni sono aperte...

Sul numero del 14 marzo, si parla di Diritto al Futuro, l'evento di caratura internazionale dedicato al futuro del mondo legale (e non solo) organizzato e promosso da ASLA con il patrocinio della Cassa Nazionale di Previdenza Forense. In una breve intervista, l'avv. Giovanni Lega, presidente dell'Associazione spiega le finalità dell'evento.

Su questo numero di The Meditelegraph è apparso l'articolo a cura dell'Avv. Marco Cottone dello studio Legance Avvocati Associati di Milano, associato ASLA, dove si parla della rivoluzione telematica della nautica italiana.