17Mag2019

La sentenza della CGUE

Introduzione Con la sentenza del 23 gennaio 2019 in commento, la Corte di Giustizia dell’UE ha aggiunto un altro tassello alla lunga vicenda processuale riguardante i contributi per un servizio pubblico versati alla società Tirrenia di Navigazione S.p.A. (“Tirrenia”) da parte dello Stato italiano alla fine degli anni ’80. La vicenda Traghetti del Mediterraneo non è isolata, ma si inserisce in un contesto di importanti cambiamenti nel mercato europeo e italiano dei servizi marittimi. Molti di questi mutamenti nascono da politiche di derivazione euro-unitaria, e in particolare conseguenti a interventi della Commissione Europea (la “Commissione”). Si pensi, ad esempio, a (i) la recente decisione dell’8 gennaio 2019 con cui la Commissione ha invitato l’Italia ad abrogare le esenzioni fiscali garantite ai porti italiani; (ii) le indagini pendenti per presunti aiuti di Stato concessi alle compagnie dell’ex Gruppo Tirrenia sotto forma di compensazioni per obblighi di servizio pubblico e altre misure contestuali alla privatizzazione; o, ancora, (iii) la decisione della Commissione del 20 settembre 2018 che ha dichiarato l’incompatibilità con il mercato interno dei 44 milioni di Euro di sovvenzioni concessi dallo Stato italiano all’Autorità portuale di Napoli per ristrutturare alcuni bacini di carenaggio gestiti da Cantieri del Mediterraneo S.p.A., sulla base di un rapporto concessorio. Al fine di meglio comprendere la portata e le possibili ricadute della pronuncia della Corte di Giustizia nel caso Traghetti del Mediterraneo in esame, si riepiloga di seguito la vicenda.

Il testo completo dell'articolo, che appare alle pagine 14 e 15 della pubblicazione, può essere letto integralmente scaricandolo qui.

 

 

 

 

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