La nuova pubblicazione dei Quaderni di ASLA è uno studio con esempi pratici sulle pattuizioni cd. di drag along, bring along e tag along frequenti nel contesto delle compravendite di partecipazioni societarie, generalmente introdotte in contratti, patti parasociali e/o statuti a tutela dei soci rispettivamente di maggioranza o minoranza, in previsione di future cessioni o altre forme di disposizione dell’investimento iniziale.

a cura di Emanuele Montemarano, Studio Montemarano


1 Un fenomeno in crescita; 2 Crescente interferenza tra norme cogenti e norme tecniche; 3 Un percorso nuovo: il sistema integrato; 4 Il ruolo dell’avvocato nel sistema di gestione integrato; 5 Diritto penale e sistemi di gestione; 6 Diritto civile e sistemi di gestione; 7 Diritto del lavoro e sistema di gestione; 8 Importanti prospettive per gli studi associati;

1. Un fenomeno in crescita
Con l’espressione “sistema di gestione” si può fare riferimento a tutti gli schemi normativi che, ciascuno con un diverso oggetto (es. sicurezza sul lavoro, privacy, prevenzione degli illeciti, qualità, etica, ambiente...), impongono all’azienda la definizione di Manuali, procedure scritte, regolamenti interni, sessioni di formazione e addestramento del personale, audit e controlli interni, tracciabilità di tutte le operazioni poste in essere ed ogni altro adempimento idoneo ad attestare il rispetto di una norma giuridica o tecnica.
I sistemi di gestione sono ormai una realtà diffusa nel diritto d’impresa a livello sia nazionale che comunitario, il che sta determinando in molti casi la crescita esponenziale degli adempimenti e dei conseguenti costi, senza che a ciò corrisponda il più delle volte un effettivo beneficio. Basti pensare che l’Italia è la seconda nazione al mondo, dopo la Cina, per numero di certificazioni di qualità ISO 9001.

a cura di Emanuele Montemarano
Presidente dell’Organismo di Vigilanza di ACCREDIA


   La legge n. 4 del 14 gennaio 2013 disciplina, per la prima volta, lo svolgimento delle «professioni non organizzate», con l’obiettivo di definire norme omogenee a supporto della qualità delle prestazioni professionali che non siano già oggetto di un sistema pubblicistico di regole e di controlli.
   Si tratta di un’importante novità, anche in considerazione dell’emergere sul mercato di un numero sempre crescete di professioni «atipiche», non facilmente riconducili ai modelli che si sono consolidati nel corso del tempo e che sono attualmente prive di un meccanismo ufficiale di regole e di controlli a tutela dell'utenza.
   Tutto l’impianto normativo della legge n. 4 del 2013 si rivolge alle professioni non organizzate. L’art. 1 della legge con tale espressione intende “l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative”.

In data 25 novembre 2015 si è svolto il convegno dal titolo “Controlli sull'attività dei lavoratori e disciplina della modifica delle mansioni: cosa cambia col Jobs Act” organizzato dal gruppo di lavoro dei Giuslavoristi. Ne pubblichiamo gli atti.

Il Trattato Operativo, alla cui stesura hanno contribuito i maggiori studi professionali che si occupano di contenzioso esattoriale, è suddivisa in tre tomi.
L’opera si propone come un utilissimo strumento operativo per il lavoro di magistrati ordinari e tributari, avvocati, dottori commercialisti e altri professionisti abilitati alla difesa davanti alle Commissioni tributarie e alla sezione tributaria della Corte di Cassazione.
Viene fornito un ampio e aggiornato panorama sugli istituti inerenti la formazione dei ruoli e la riscossione mediante cartella di pagamento, su sospensioni e annullamenti, proposizione dei ricorsi, transazione dei tributi iscritti a ruolo e sulla successiva fase espropriativa.

La estensione dell’obbligo assicurativo a tutte le attività professionali (ma la norma ormai è quasi datata) è stata l’occasione per riflettere, ulteriormente, sulle responsabilità dell’avvocato, anche nello studio organizzato; ancor più in considerazione dei ritardi che, ancora nell’estate del 2015, si frappongono ad una concreta e piena operatività della previsione normativa. ASLA ha dunque ritenuto utile approfondire con i propri associati le numerose e diverse tematiche sottese proprio ai nostri possibili inadempimenti.

La versione pdf del libro può essere scaricata qui.

In data 8 luglio 2015 si è svolto il convegno dal titolo “Come cambia il lavoro dopo il Jobs Act” organizzato dal gruppo di lavoro dei Giuslavoristi. Ne pubblichiamo gli atti.

L'idea di questo libro è nata in seno ad ASLA, grazie al contributo e fruttuoso scambio di esperienze professionali innovative e transnazionali che caratterizzano la vocazione di questa associazione che, ad oggi, raggruppa oltre 100 tra i principali studi professionali di avvocati, strutturati in forma associativa o societaria, per un numero complessivo di circa 8.000 legali.

La versione pdf del libro può essere scaricata qui.